La storia

Questa storia inizia negli anni Ottanta. Giuseppe Savoca, professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea dell’Università di Catania, che aveva fatto tesoro dell’insegnamento di Padre Roberto Busa SJ, pioniere dell’informatica linguistica (http://www.treccani.it/enciclopedia/roberto-busa/), elabora un metodo di elaborazione lessicografica dei testi letterari in ambiente IBM, di grande potenziale innovativo e riconosciuto dalla comunità scientifica quale strumento indispensabile per il linguista, il filologo, il critico letterario.

Nascono così le prime concordanze, realizzate secondo un modello di lemmatizzazione integrale e semiautomatica, di contestualizzazione funzionale, di analisi statistica e grammaticale. Ciò avveniva nell’ambito delle attività del CLIPON, il Gruppo Nazionale di Coordinamento del Consiglio Nazionale delle Ricerche per le “Concordanze della Lingua Italiana Poetica dell'Otto/Novecento, di cui Savoca è stato promotore e presidente del Consiglio scientifico, e che negli anni 1984-2000 ha visto riunite le Università di Catania, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Torino, Cagliari, Urbino e Lecce.

Nello stesso periodo Savoca avviava, nell’Ateneo catanese, un Dottorato di ricerca in “Italianistica - Lessicografia e Semantica del Linguaggio Letterario Europeo” (attivo dal 1989 al 2012), che ha costituito per quasi un quindicennio un grande laboratorio di ricerca in cui studenti, laureati, giovani studiosi hanno lavorato in grande sinergia alla realizzazione di un progetto di vocabolarizzazione della poesia italiana moderna e contemporanea.

L’impresa lessicografica inaugurata da Savoca trovava subito collocazione presso il più importante editore italiano e internazionale della ricerca umanistica, Leo S. Olschki, che nel 1984 avviava la prestigiosa collezione degli «Strumenti di Lessicografia Letteraria italiana», che per quasi un trentennio (fino al 2012, ma la collana è tuttora in fase di incremento) ha visto pubblicati lavori di Savoca e dei suoi allievi.

A metà degli anni Novanta, dopo oltre dieci anni di lavori lessicografici e pubblicazioni di concordanze dei maggiori poeti del Novecento, Savoca propone all’editore bolognese Zanichelli un progetto editoriale unico nel suo genere: un Vocabolario della poesia italiana del Novecento (1995), nel quale sono raccolte le concordanze di poeti come Gozzano, D’Annunzio, Saba, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Pasolini, Turoldo. Per la prima volta storici della lingua, filologi e critici letterari hanno a disposizione uno strumento comparativo eccezionale, che consente raffronti di ampia portata tra autori, testi e lessici.

Il lavoro del Centro di informatica letteraria fondato da Savoca continuava fino alle soglie del Duemila, quando con il passaggio dall’Istituto di Letteratura italiana al Dipartimento Interdisciplinare di Studi Europei (DISEur), fondato e diretto dallo stesso Savoca, l’équipe di ricerca (che nel frattempo lavorava anche sul lessico delle traduzioni dei poeti) poteva avvalersi di strumentazioni informatiche aggiornate, che consentivano di svolgere il lavoro lessicografico anche su PC con sistema operativo Windows, consentendo pertanto di operare con maggiore rapidità nell’immissione, elaborazione e realizzazione di output di dati.

Le applicazioni del metodo lessicografico alla filologia, che avevano nel tempo permesso a Savoca di migliorare il testo di molti poeti del Novecento rispetto alle edizioni circolanti, hanno avuto un momento significativo nella pubblicazione dell’edizione critica del Canzoniere di Petrarca (Olschki, 2008). Un lavoro realizzato attraverso il metodo concordanziale, sul quale poggiano tutte le fasi del lavoro sul testo di Petrarca, e che ha permesso di arrivare ad un testo rigorosamente fedele alla volontà dell’autore (basti pensare che il restauro è intervenuto, tra varianti ortografiche, interpuntorie e sostanziali, su più di 5200 luoghi rispetto alle edizioni correnti).

Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione sempre più intensa con esperti di informatica, Savoca sta lavorando (con il progetto http://www.cinum.unict.it/alpion) alla realizzazione di un Vocabolario on line della poesia italiana, che permetta di rendere disponibile alla comunità scientifica internazionale la sua vastissima ‘libreria’. Ed è proprio a partire da questa sfida, che salda la lessicografia tradizionale e quella computerizzata con le potenzialità del digitale e del Web 2.0, che è nata la necessità di una struttura in cui questo lavoro, con il sostegno di discipline impegnate nella riflessione teorica ed epistemologica, trovasse una sua continuità, e soprattutto fosse sostenuto, alimentato, stimolato dalla collaborazione di studiosi delle più giovani generazioni.